Si è parlato del futuro e del presente della radio, di Islam, di giornalisti minacciati e uccisi in Russia, di giornalismo di guerra e del sottile limite tra giornalismo e realtà nei cinque incontri organizzati dall’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia al Festival internazionale del giornalismo di Perugia.
Cinque dibattiti che hanno suscitato grande interesse di pubblico e che potrete rivivere leggendo i resoconti degli incontri e guardando le foto e i video realizzati per ciascun evento dagli allievi della Scuola di Giornalismo di Perugia.
Segui i link:
– “Raccontare l’Islam in Italia”
L’Islam, la sua complessità, il modo in cui viene rappresentato dai media, come viene percepito dagli italiani. Un racconto spesso pieno di stereotipi e falsi miti.
– “La Radio, la mamma di tutte le all-news”
Il cosiddetto flusso continuo di notizie, gli approfondimenti, la voce degli ascoltatori e le frontiere del digitale.
– “Giornalisti di trincea. In Russia”
La Russia di oggi è, per i giornalisti, più pericolosa di quanto non lo fosse durante gli anni della Guerra fredda. 19 i reporter uccisi dal 2000. Quattro di loro, fra i quali Anna Politkovskaja, lavoravano per “Novaja Gazeta”.
– “Giornalismo di guerra”
Fare l’inviato in zone di guerra. I rapporti tra reporter e forze armate, i giornalisti “embedded” e le regole del gioco.
– “Vedo o non vedo? Spostare il limite più in là”
Quando è corretto mostrare fotografie o filmati, che riportano sì una realtà, ma possono essere anche molto duri? Esiste e qual è la giusta distanza tra giornalismo e realtà?