Napoli – L’ultimo incendio pochi giorni fa, il 5 giugno 2011: a fuoco le baracche di via Marina, tra la struttura dell’ex Collocamento e l’ospedale Loreto Mare. I Rom e Napoli, storia di una convivenza difficile, di accampamenti cresciuti, insieme con le successive ondate di profughi della lunga guerra di Jugoslavia, abitati da Serbi, bosniaci, kosovari giunti a Napoli spesso clandestinamente. E sono passati 10 anni dai roghi di Scampia, che ospitavano 7 campi abusivi con circa 2mila rom: roghi scatenati per vendicare le vittime di un incidente automobilistico causato da un autista rom. Tre anni fa, a maggio del 2008, gli attacchi ai campi di Ponticelli, dopo il tentato rapimento di un bambino italiano a opera di una rom di 16 anni. La polizia è dovuta intervenire per evitare il linciaggio degli abitanti del campo.
A Napoli est insistono 7 campi, frutto della fuga dei rom dai roghi di Ponticelli. A Scampia vivono 1500 Rom, di cui 460 ospitati in Villaggi di Accoglienza Comunale dove sono stati attivati progetti di vigilanza sociale, di inserimento scolastico, di educazione alla legalità da più di 10 anni. Inoltre a Soccavo, in una ex struttura scolastica, vengono accolti 150 Rom rumeni con numerosi progetti di integrazione, sopratutto riferiti a minori. I bambini, il cuore del problema Rom. Secondo Opera Nomadi, a Napoli, dopo cinque anni di vita del progetto comunale Napoli-Zona Nord gestito dall’associazione «la percentuale di minori Rom che frequenta le scuole materna ed elementare con una certa regolarità è del 50%. La percentuale scende a circa il 20% nella scuola media; tra le cause, necessità di contribuire all’economia familiare, per le femmine al ménage domestico e, in più, precoce avviamento al matrimonio. Il principale ostacolo alla frequenza è rappresentato dalla necessità economica della famiglia, che impiega i bambini per il mangel (termine romanés traducibile con mendicare o piccoli scambi). Di questo e altro ancora si discuterà il 16 giugno a Napoli, presso l’hotel Mediterraneo (via Ponte di Tappia n. 25), nella terza e ultima giornata di “NewsROM. Informare senza pregiudizi”, seminario sul mondo rom dedicato ai giornalisti.
“NewsROM – Informare senza pregiudizi” è un’iniziativa organizzata dall’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia nell’ambito della Campagna Dosta! promossa dal Consiglio d’Europa, coordinata e finanziata dall’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar) del Ministero per le Pari Opportunità.
L’evento – patrocinato da Rappresentanza in Italia della Commissione Ue, Federazione Nazionale della Stampa, Ordine nazionale dei giornalisti, Associazione Napoletana della stampa e Ordine dei giornalisti della Campania – si propone di favorire il confronto e la riflessione degli operatori dell’informazione su come i media raccontano la realtà delle comunità Rom, così spesso al centro della cronaca di quotidiani e telegiornali. Una discussione che mira a sfatare tanti luoghi comuni, combattere i pregiudizi e ad aprire squarci di conoscenza sul mondo Rom.
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