‘Il disarmo bilaterale della politica sulla Rai e lo stralcio dei criteri di nomina del cda dal pacchetto di riforma Gentiloni’. Queste le proposte di Carlo Verna, segretario Usigrai, il sindacato dei giornalisti di viale Mzzini, avanzate questa mattina nel corso del dibattito ‘Al servizio del pubblico: prospettive di riforma in Rai’, organizzato dall’Associazione Giornalisti di Perugia, durante il Festival internazionale del giornalismo che si sta svolgendo nel capoluogo umbro in questi giorni. Verna ha sottolineato che ‘e’ indispensabile procedere subito a definire nuovi criteri di nomina del consiglio d’amministrazione dell’azienda’.
‘I partiti e la politica devono fare un passo indietro – ha detto Verna -. e’ una questione che conviene a tutti’. Il segretario dell’Usigrai si e’ detto ‘scettico sulle possibilita’ che il pacchetto di riforma Gentiloni possa essere votato in tempi brevi dal parlamento’. ‘Condividiamo nel metodo e nel merito, pur con alcuni dubbi, il progetto del ministro Gentiloni – ha proseguito Verna -, ma bisogna realizzare subito la parte piu’ urgente: la governance della Rai. Per questo sarebbe utile stralciare i criteri di nomina del cda e poi occuparsi del resto della riforma’.
Su questa proposta e’ intervenuto anche Enrico Manca, ex presidente della Rai e attuale presidente Isimm (Istituto di studi sui media e l’innovazione multimediale) secondo il quale ‘la riforma della Rai impone prima una riforma della politica’. Franco Siddi, presidente Fnsi, ha sottolineato che ‘lo stralcio e’ una necessita’ operativa perche’ l’azienda Rai si trova allo sbando’. ‘Purtroppo i numeri per una riforma complessiva del servizio pubblico – ha detto Siddi – oggi non ci sono’.