Riforma dell’accesso alla professione giornalistica, regolamentazione della deontologia, vertenza sul contratto nazionale: questi gli argomenti al centro di un incontro, organizzato dall’Associazione dei Giornalisti della Scuola di Perugia, nell’ambito del Festival internazionale
del giornalismo, in corso nel capoluogo umbro, al quale ha partecipato anche il presidente dell’Ordine, Lorenzo del Boca.
All’iniziativa, dal titolo ‘Rifacciamo Ordine. L’Ordine dei giornalisti e’ da riformare o abolire?’ sono intervenuti anche il presidente della Commissione attivita’ produttive della Camera, Daniele Capezzone, firmatario di una proposta di legge che contempla l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti, il segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, e il presidente dell’Associazione stampa umbra, Alvaro Fiorucci.
Capezzone – riferisce una nota degli organizzatori – ha riaffermato le sue posizioni, pur sottolineando la sua vicinanza e amicizia al mondo dei giornalisti e ribadendo ‘la solidarieta’ nei confronti della categoria per il rinnovo del contratto’.
In merito all’Ordine, ‘perche’ l’Italia e’ uno dei pochissimi Paesi del mondo avanzato con questa struttura?’, si e’ chiesto il deputato della Rosa nel pugno, sottolineando che oggi i percorsi giornalistici sono plurali e la tecnologia ha rivoluzionato il giornalismo, per esempio con i blog e Youtube. Capezzone ha inoltre osservato che ‘prima delle riforme, servono il rispetto e l’applicazione delle norme’.
In merito al rinnovo del contratto nazionale, Rossi ha denunciato come gli editori, nel loro rifiuto alla trattativa, perseguano un duplice obiettivo: da una parte – ha detto – c’e’ ‘il tentativo di porre fine alla contrattazione nazionale, a quella collettiva, da sempre una garanzia delle parti piu’ deboli’.
Inoltre – ha aggiunto Rossi – la richiesta di abolizione dell’Ordine, avanzata dagli editori stessi, rischierebbe di ‘ridurre i giornalisti ad impiegati, con il fine non piu’ di informare il cittadino ma di servire altri interessi’.
Il suo no all’abrogazione dell’Ordine si accompagna tuttavia ad una forte richiesta di riforma.
Nel corso del dibattito si e’ parlato anche dell’esigenza di un cambiamento dell’accesso alla professione.
Oggi le modalita’, secondo il presidente dell’Ordine, sono ‘troppe e confuse’. Del Boca ha sottolineato che servirebbe un meccanismo unico (e da anni – ha detto – l’Ordine si e’ pronunciato su questo) in cui prima si impari la professione e poi si lavori, un alto sistema di qualificazione di livello universitario, per mettere un limite al clientelismo e alle lottizzazioni’. Il presidente ha anche ribadito e difeso ‘l’assoluta necessita’ di un Ordine professionale’.
Daniele Capezzone e’ infine tornato sul tema di vallettopoli e si e’ detto contrario sia al provvedimento del Garante, sia al disegno di legge Mastella, sottolineando la sua opposizione a quella che definisce una ‘censura preventiva’.