Domani al via la terza edizione del Festival internazionale del giornalismo che fino a domenica 5 aprile ospiterà a Perugia oltre 200 giornalisti da tutto il mondo.
Si apre con una welcome session che darà il benvenuto ai 200 volontari che sono stati selezionati per collaborare all’organizzazione dell’evento. Sono studenti e appassionati di giornalismo tra i 18 e i 24 anni che arrivano da diversi paesi: Canada, Australia, India, Brasile, Russia, Svizzera, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Tunisia, Lituania. Una vera e propria community nata e organizzata attraverso i social network: twitter e facebook su tutti. Ad accoglierli Enzo Iacopino, segretario dell’ordine nazionale dei giornalisti, Maurizio Oliviero Commissario Straordinario Adisu e Silvano Rometti assessore regionale alla Cultura.
A cura di Reuters la presentazione del libro Our World Now, una raccolta delle migliori foto del 2008 scattate da oltre 600 giornalisti che collaborano con Reuters e che continuano a fare il loro lavoro anche in situazioni di pericolo, e del documentario Bearing Witness: five years of the Iraq war, il video che testimonia il ruolo dei giornalisti nelle zone di guerra. Intervengono Tiziana Barghini direttore Reuters Europa meridionale e Samia Nakoul Reuters. Seguirà la prima edizione del Premio internazionale Comunicazione per il Sociale, istituito dall’Agenzia delle onlus e dalla Regione Umbria, voluto per valorizzare le attività di informazione e approfondimento che dalla carta stampata ad internet, dalla radio alla tv danno voce alle esperienze positive del nonprofit e dell’associazionismo, innovando così la capacità comunicativa del linguaggio del sociale. Intervengono: Maria Rita Lorenzetti presidente Regione Umbria, Stefano Zamagni presidente Agenzia per le Onlus, Giuseppe Guzzetti presidente Fondazione Cariplo, Dino Boffo direttore Avvenire, Candido Grzybowski direttore di Ibase – Brasile, Andrea Olivero portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore, Elio Silva Il Sole 24 Ore. Modera Damiano Stufara Assessore Politiche sociali Regione Umbria.
Un approfondimento sulla quarantennale attività pubblicistica del poliedrico impegno civile di Aldo Moro, dal titolo L’attualità di Aldo Moro giornalista, apre gli incontri-dibattito di questa prima giornata. L’incontro ripercorre e analizza gli scritti del politico pugliese facendo emergere esami seri, scrupolosi e lungimiranti dei fenomeni politici e sociali di quegli anni. Intervengono Antonello Di Mario capo ufficio stampa Uilm nazionale, Agnese Moro sociopsicologa e Ferdinando Treggiari docente Storia del diritto medievale e moderno. Modera Enzo Quaratino Ansa.
Antonio g. Calafati docente di Economia Urbana, Università delle Marche, Nicholas Jones Bbc, Sergio Rizzo Corriere della Sera e David Sassoli vicedirettore Tg1 cercheranno di rispondere alla domanda Il giornalismo è al servizio dei cittadini? per capire se siamo ormai di fronte a un giornalismo che ci impedisce di pensare collettivamente. Modera Marcello Foa il Giornale.
Cronaca nera, prima notizia. Dall’omicidio di Cogne al delitto di Perugia: la cronaca giudiziaria, le indagini scientifiche e i confini del racconto giornalistico. Ne parleranno Sabina Castelfranco Cbs, Caterina Malavenda avvocato, esperto di diritto dell’informazione, Massimo Martinelli Il Messaggero, Massimo Picozzi psichiatra e criminologo, Fiorenza Sarzanini Corriere della Sera. Modera Paolo Poggio Gr Rai.
Uno spazio importante di questa edizione è dedicato all’informazione in prima linea contro le mafie.
La mafia, anzi le mafie si sono globalizzate e modernizzate, utilizzano Skype e Facebook per comunicare, investono sui mercati internazionali, stringono patti di sindacato con le organizzazioni di altri Paesi, scambiandosi “know how” criminale. L’inchiesta sulla criminalità si deve adeguare ai tempi, allargando i propri orizzonti, acquisendo nuovi strumenti e metodologie di i indagine, pur conservando lo spirito di servizio alla democrazia. All’incontro “Globalizzazione e criminalità organizzata” partecipano Paolo Butturini segretario Associazione Stampa Romana, Piero Grasso procuratore Nazionale Antimafia, Francesco La Licata La Stampa, Petra Reski Die Zeit. Modera Vittorio Di Trapani segretario dell’Associazione giornalisti Scuola di Perugia.
Per la sezione Giornalismi, Tv e Mafie, dedicata alle scuole, sarà proiettato il docufim O’sistema di Matteo Scanni e Ruben h.Oliva. Un’indagine senza censure sulla camorra, che racconta la Napoli della criminalità organizzata. Il volto oscuro del potere in Italia è il titolo dell’incontro con Giuseppe Lo Bianco (Ansa), Sandra Rizza freelance e Andrea Purgatori (Corriere della Sera).
Sarà presentato il libro Profondo Nero (Chiarelettere) di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, che svela inediti scenari sulla morte del giornalista De Mauro, di Pasolini e del presidente dell’Eni Enrico Mattei: un’unica pista all’origine. A seguito della pubblicazione di questo libro la criminologa Simona Ruffini e l’avvocato Stefano Maccioni hanno condotto un’inchiesta e presentato al Procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, una istanza per chiedere la riapertura delle indagini sulla morte di Pierpaolo Pasolini.
Apre la sezione speciale dedicata ai new media l’incontro Internet è partecipazione con i blogger ed esperti di new media Antonella Beccaria, Paul Bradshaw, Antonio Sofi e Mario Tedeschini Lalli Elemedia Gruppo Espresso. Dedicato a blogger, filmaker e giornalisti indipendenti anche lo spazio Casa Current, gestito dal social news network fondato dal Al Gore che vive di giornalismo partecipativo, aperto da domani al 5 aprile dalle ore 9 alle ore 21 presso il Centro Servizi Camerali g. Alessi. Protagonisti della sera a teatro Gualtiero Bertelli, Gian Antonio Stella e Bebo Storti con lo spettacolo teatrale Un paese di gente perbene.
Storie, racconti e aneddoti intervallati da canti provenienti dal patrimonio popolare italiano. Dalle infrastrutture bloccate da lacci e lacciuoli di ogni genere all’attività legislativa farraginosa, dai ritardi nell’informatica che ci fanno arrancare dietro la Lettonia agli ordini professionali chiusi a riccio davanti ai giovani, dal declino delle Università-fai-da-te alle rivolte di mille corporazioni, dalle ottusità sindacali ai primari nominati dai partiti: l’Italia è un Paese straordinario che, nonostante la sua storia, le sue eccellenze, i suoi talenti, appare ormai alla deriva. Un Paese che una classe politica prigioniera delle proprie contraddizioni e dei propri privilegi non riesce più a governare.