Il nervo scoperto dell’emergenza Rom nella Capitale fa ancora male: dopo lo sgombero di un campo a Tivoli qualche giorno fa e proprio oggi un tentativo di ri-occupazione del campo Rom di Monte Mario, poi subito sgomberato, è la cronaca a mostrare la quotidianità di una problematica che sembra esploda solo in occasione di fatti drammatici come la morte a febbraio dei quattro bimbi del micro-campo di Tor Fiscale o con le grandi polemiche politiche. Una conoscenza più approfondita, una maggiore chiarezza sulle problematiche e sulle dinamiche reali delle comunità Rom, zingari e nomadi permetterebbe anche di affrontare con maggiore determinazione l’emergenza e di individuare più facilmente le soluzioni.
Anche per questo è partita oggi a Roma «NewsRom. Informare senza pregiudizi», la tre giorni di incontri organizzata dall'”Associazione Giornalisti Scuola di Perugia che intende aprire la porta alla realtà del mondo Rom, puntando a far sentire ancora di più la loro voce e le loro esigenze per un’integrazione sempre maggiore nel tessuto sociale del Paese. Che lavori fanno, dove vivono, quali differenze esistono tra i diversi gruppi (genericamente detti tutti quanti “zingari”): queste e altre tematiche vengono affrontate in una serie di convegni realizzati in collaborazione con associazioni come «Federazione Rom & Sinti insieme» e «Associazione Romà Onlus» .
Tra gli interventi del giorno anche quello di Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma che, ribadendo l’invito a superare il semplice livello emergenziale nel confronto con realtà complesse come quelle delle comunità Rom, ha sottolineato come nel rapporto tra mondo Rom, mass media e amministrazioni locali serva “un salto di qualita’ culturale”. E rivolgendosi in particolare agli operatori dell’informazione, ha detto: “Vorrei che le persone che trattano queste tematiche conoscano di piu’ il tema”.
Il direttore della Caritas è stato poi critico sul modo di gestire l’emergenza da parte dei Comuni: “Fare uno sgombero alle 5 di mattina, con dei bambini che vanno a scuola e che quando tornano non hanno piu’ la loro casa credo sia un problema che va al di là di rom o non rom. È un problema che tocca l’umanità. Persone che vanno considerate persone e non problemi”. E infine sulla strategia che la Caritas intende adottare: “Il nostro impegno non sarà la gestione di un campo nei servizi socioeducativi, ma una presenza continuativa, sia pastorale, il cardinale di Roma ci ha dato anche questo impegno, sia di supporto alle problematiche ma in tutti i campi. Non siamo fuggiti. Ci saremo con una presenza a favore delle persone e dei loro problemi”.
L’iniziativa è promossa da dal Consiglio d’Europa, coordinata e finanziata dall’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar) del Ministero per le Pari Opportunità, con il patrocinio della Federazione Nazionale della Stampa, Ordine nazionale dei giornalisti, Associazione Stampa Romana e Ordine dei giornalisti del Lazio e ha un sito internetwww.newsrom.it.