Storie, filmati, dati, cibi e sapori, racconti dei protagonisti e tutte le cifre dell’economia Rom che solo a Roma vale 10 milioni di euro nella raccolta “informale” di rifiuti e impiega oltre 2mila addetti.
“NewsROM – Informare senza pregiudizi”. Il 23 marzo dalle 9.30 alle 18.30, a Roma, presso la Sala conferenze della FNSI (C.so Vittorio Emanuele II, 349), la prima di tre giornate sul mondo Rom destinate a giornalisti.
Un confronto e una riflessione degli operatori dell’informazione su come i media raccontano quel ”mondo di mondi” di cui è fatta la realtà di Rom, sinti e camminanti.Obiettivo, sfatare tanti luoghi comuni, combattere i pregiudizi e aprire squarci di conoscenza attraverso anche alcune testimonianza dirette.
Come quella di Dijana Pavlovic, 35 anni, nata in Serbia in un paesino che si chiama Vrnjacka Banja. Attrice e vicepresidente della “Federazione Rom & Sinti insieme”. Oltre al suo lavoro di attrice, collabora con l’Opera Nomadi, fa la mediatrice culturale per i bambini Rom in una scuola elementare milanese ed è una convinta militante per i diritti dei rom e dei sinti.
“Sono venuta a conoscenza della mia origine Rom a sette anni quando una mia compagna di classe mi ha detto: “oggi tu hai avuto il voto più alto ma resti sempre una zingara” – racconta Dijana Pavlovic. – Quando sono tornata a casa ho quasi torturato i miei genitori per sapere perché quella ragazzina avesse parlato in quel modo. Mia madre mi ha risposto: “c’è una cosa peggiore dell’ essere zingari, essere maleducati”, ricorda Dijana Pavlovic .
Sfatare i luoghi comuni e i pregiudizi, prendendo per la gola le persone. E’ il progetto che dal 2008 l’Associazione Romà onlus, ha messo in campo per far conoscere i Rom e la loro antichissima cultura culinaria, con un particolare servizio di catering che offre a tutti la possibilità di assaggiare i piatti della loro cucina tradizionale, preparati da giovani cuoche dai 16 ai 25 anni.
“Un progetto che è iniziato come un laboratorio che voleva recuperare, grazie agli insegnamenti delle anziane, una tradizione che si stava perdendo – ci dice Paola Marotti responsabile amministrativo dell’associazione l’Associazione Romà onlus – epoi è diventato un catering vero e proprio”.
“Durante il catering cerchiamo di giocare sul pregiudizio sdrammatizzando gli stereotipi sui Rom -spiega Paola Marotti di Romà onlus. Le ragazze potranno leggere anche i fondi di caffè, mentre i piatti verranno serviti in pentole di rame che arrivano direttamente da un altro laboratorio artigianale dove i ragazzi hanno imparato dagli anziani l’antica arte della lavorazione del rame”.
E poi le cifre dell’economia rom in un’indagine realizzata da Matilde Carabellese, dottoranda di ricerca presso l’Università ”Orientale” di Napoli e presidente dell’Associazione “Occhio del Riciclone Campania”.
Sgombero di cantine, locali e cassonetti: i raccoglitori rom si inseriscono in questo segmento del mercato dell’usato diventandone nel giro di pochi anni i monopolisti. Un settore che coinvolge 572 micro – imprese rom per un totale di circa 2288 addetti. A differenza di altre microimprese del settore hanno un alto indice occupazionale: 3/4 addetti, in genere appartenenti allo stesso gruppo familiare. La maggioranza di loro sono Rom Khorakanè o Rom originari della Romania. Il 70% di loro vive stabilmente da 10 anni in Italia.
Ogni anno dai cassonetti della capitale i raccoglitori Rom recuperano beni per 10 milioni di euro. Infatti nei cassonetti capitolini dell’indifferenziato finiscono quasi 33 milioni di oggetti riutilizzabili, il cui valore economico è stimato per difetto in un euro a bene.
“NewsROM – Informare senza pregiudizi” è un’iniziativa organizzata dall’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia nell’ambito della Campagna Dosta!promossa dal Consiglio d’Europa, coordinata e finanziata dall’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar) del Ministero per le Pari Opportunità, con il patrocinio della Federazione Nazionale della Stampa, Ordine nazionale dei giornalisti, Associazione Stampa Romana e Ordine dei giornalisti del Lazio.