Mercoledì 23 marzo, dalle 9.30, sala Walter Tobagi della Fnsi, corso Vittorio Emanuele II 349, Roma
Li chiamiamo zingari, ma i Rom, i Sinti e i Camminanti sono un popolo ricco di storia e tradizioni, arrivato in Europa, dalla piana del Gange più di 600 anni fa. Un popolo tutt´altro che nomade e apolide: stanziale è l’80% dei Rom e dei Sinti che vivono in Europa, secondo l’indagine della Commissione diritti umani del Senato. E´ cittadino italiano – dice l’Opera Nomadi – oltre la metà dei Rom che vivono nel nostro Paese; l´altra metà viene dai Balcani o dalla Romania. Un popolo di bambini. Solo il 2,8% dei Rom che vive in Italia ha più di 60 anni. Bambini come Raul di 4 anni, Fernando di 5 anni Patrizia di 8 e Sabatino di 11: i quattro fratellini morti a Roma, alcune settimane fa, nel rogo della loro baracca. Situazioni che purtroppo si ripetono ad intervalli regolari di tempo, frutto spesso dell´assenza di risposte adeguate a realtà sociali difficili e che inevitabilmente finiscono per degradarsi.
Nella Capitale vivono circa 7200 Rom, il piano nomadi messo a punto dal Comune prevede la chiusura dei circa 80 campi attualmente operanti e il trasferimento di circa 6000 Rom in 13 villaggi autorizzati che prevedono all’interno presidi educativi e socio sanitari, situati nella periferia della città. Per Amnesty International è la risposta sbagliata al problema. Per il Comune di Roma è la soluzione alla realtà dei Rom, che nei villaggi organizzati potranno vivere con dignità. Ma siamo ancora lontani dall’idea di realizzazione di case e contesti abitativi per i Rom, come avvenuto invece a Modena, Padova e Settimo Torinese. Sono calderai, ramai o circensi. Ma come vivono, chi sono, cosa vogliono i Rom che vivono in Italia? Perché quasi un italiano su due (dati Eurobarometro) si dichiara “a disagio” con l´idea di avere un Rom come vicino di casa, contro una media UE del 24%?
A queste domande cercheremo di rispondere il 23 marzo, a Roma, presso la Sala conferenze della FNSI (C.so Vittorio Emanuele II, 349), nella prima di tre giornate sul mondo Rom destinate a giornalisti. “NewsROM – Informare senza pregiudizi” è un’iniziativa organizzata dall´Associazione Giornalisti Scuola di Perugia nell’ambito della Campagna Dosta! promossa dal Consiglio d’Europa, coordinata e finanziata dall’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar) del Ministero per le Pari Opportunità. L’evento, patrocinato da Federazione Nazionale della Stampa, Ordine nazionale dei giornalisti, Associazione Stampa Romana e Ordine dei giornalisti del Lazio, si propone di favorire il confronto e la riflessione degli operatori dell’informazione su come i media raccontano la realtà delle comunità Rom, così spesso al centro della cronaca di quotidiani e telegiornali. Una discussione che mira a sfatare tanti luoghi comuni, combattere i pregiudizi e ad aprire squarci di conoscenza sul mondo Rom.
IL PROGRAMMA
Ore 9,30 – Saluti
Massimiliano Monnanni, direttore dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar)
Roberto Natale, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana
Bruno Tucci, presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio
Paolo Butturini, segretario Associazione Stampa Romana
Introduce Roberto Chinzari, segretario Associazione Giornalisti Scuola di Perugia
Ore 10,15 – Inizio lavori, sessione mattutina
Prof. Marco Brazzoduro, docente di Politiche Sociali, presso la facoltà di Scienze Statistiche, Università “La Sapienza” di Roma
Matilde Caraballese, ricercatrice presso l´Università ´´Orientale´´ di Napoli
Paolo Ciani, responsabile per Rom e Sinti della Comunità di Sant´Egidio
Dijana Pavlovic, attrice e vicepresidente della “Federazione Rom & Sinti insieme”
modera Maria Soave, Tg1
Ore 13.30 – Pausa pranzo – buffet lunch
Ore 15 – Inizio lavori, sessione pomeridiana
Patrizia Caiffa, Agenzia Sir (Servizio informazione religiosa)
Luca Cefisi, autore del libro ´´Bambini ladri´´
Giorgio De Finis, giornalista e regista
Mons. Enrico Feroci, direttore Caritas diocesana di Roma
Carla Manzocchi Giornale Radio Rai
Prof. Santino Spinelli, docente di Lingua e Cultura Romanì presso l´Università di Trieste
modera Andrea Bovio, Tg2