Egitto, internet inaccessibile in tutto il Paese. Almeno dieci i giornalisti arrestati

l governo sembra aver bloccato la principale arma degli attivisti. I social network sono stati fondamentali per l’organizzazione delle proteste cresciute in questi giorni . Bloccato anche il servizio di sms fra cellulari. La conferma arriva anche da Vodafone. L’operatore inglese ha fatto sapere che oggi il governo egiziano ha chiesto all’azienda di sospendere la copertura in alcune aree del Paese. E Vodafone eseguirà la richiesta spiegando che le autorità egiziane chiariranno la situazione a tempo debito. Sarebbero almeno dieci i giornalisti arrestati, si legge sul sito di al-Masry al-Youm, secondo il quale la polizia avrebbe aggredito un gran numero di reporter, tra cui quelli della Bbc, di al Jazeera, di al-Arabiya e di altri media locali e internazionali. L’emittente satellitare al-Jazeera ha dato notizia di quattro reporter francesi arrestati al Cairo, di un suo corrispondente, Ahmed Mansour, picchiato da poliziotti in borghese, di un reporter della Bbc ferito, sempre al Cairo, mentre seguiva le proteste. Il canale all news di Al Jazeera, Mubasher, è stato «completamente oscurato in Egitto»: lo afferma un producer dell’emittente araba su Twitter. Reparti della polizia avrebbero inoltre aggredito due troupe della tv satellitare al-Arabiya nel centro della capitale, sequestrando il materiale filmato. In un momento in cui molti mezzi di comunicazione sono stati oscurati è difficile trovare conferme. Una mossa, l’oscuramento dei collegamenti web e mobile, che persino gli Stati Uniti, finora particolarmente morbidi con Mubarak, condannano con un gesto fortemente simbolico: il dipartimento di Stato ha diffuso la condanna con un messaggio su Twitter. “Siamo preoccupati per il fatto che le comunicazioni, compreso Internet, i social media e perfino questo messaggio tweet, sono bloccati in Egitto”, si legge nel messaggio firmato dal portavoce del dipartimento P.J. Crowley.

Isf