“La difficoltà maggiore per un giovane che vuole intraprendere la carriera giornalistica è data dal mercato, che in questo momento è in una situazione drammatica. La carta stampata e la televisione sono in crisi. La rete si sta sviluppando ma purtroppo non basta a compensare questa situazione di disagio economico”. A dirlo è stato il direttore dell’Ansa Luigi Contu, intervenuto questa mattina a Roma, al convegno organizzato dall’associazione Giornalisti Scuola di Perugia “Giornalista, un mestiere in un mercato senza merito?“. “I giovani colleghi che vogliono iniziare questa professione quindi hanno un ostacolo che è al di là della nostra volontà: la recessione – ha proseguito Contu – Bisogna essere consapevoli che cominciare questo percorso significa sacrificarsi e aspettare molto. Le crisi sono anche una opportunità di crescita per le aziende in ristrutturazione”.
E sulle cose da cambiare nel settore del giornalismo Conti ha precisato: “Credo che ci sia bisogno di una riflessione ad ampio raggio che riguardi la nostra categoria, per i nostri modelli di lavoro, e gli editori per quanto riguarda gli investimenti, le infrastrutture e la formazione. Ma soprattutto occorre che la politica si renda conto che in Italia abbiamo avuto una legislazione distorta, che ha avvantaggiato nella pubblicità il mercato televisivo, a svantaggio della carta stampata. C’è bisogno – ha aggiunto il direttore dell’Ansa – che la politica capisca che l’informazione è un bene pubblico, tanto quanto l’acqua e la luce, e che la si sostenga non con aiuti di Stato ma con una legge che consenta a chi merita, a chi fa prodotti innovativi e di qualità, di sopravvivere”.