Perugia, 9 mar – Non manchera´ un focus sulle rivoluzioni (anche mediatiche) nel mondo arabo, nella quinta edizione del Festival internazionale del giornalismo, a Perugia dal 13 al 17 aprile prossimo, che da quest´anno puo´ contare sulla collaborazione straordinaria con Al Jazeera Network e Al Jazeera talk. Saranno cinque giorni di keynote speech, incontri-dibattito, tavole rotonde, interviste, presentazioni di libri, workshop, proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre, con giornalisti da tutto il mondo. I workshop – annunciano gli organizzatori – saranno in tutto 16, alcuni dei quali in collaborazione con Ona (Online News Association), Global Voices, Al Jazeera, l´Associazione Scuola giornalisti di Perugia, Europocket Tv, la Commissione europea Rappresentanza per l´Italia, e le tematiche affrontate spazieranno dal free press al fotogiornalismo, dalla gestione di un sito al giornalismo televisivo, dall´analisi del delitto Meredith ai social media come strumenti per i giornalisti. Ed ancora si affrontera´ la questione dell´Europa, della comunicazione europea giovanile, dell´Africa in relazione ai media ed alla tecnologia, del giornalismo investigativo e molto altro. La Columbia Journalism Review portera´ a Perugia i massimi esperti di editoria e nuovi modelli di business, mentre torneranno anche gli appuntamenti con Polis, media research center della London School of Economics che curera´ due panel: uno sulla ´´Morte del corrispondente dall´estero´´ e l´altro sulla relazione Democrazia-Giornalismo. Si inaugura quest´anno la collaborazione con AgoraVox, il primo sito europeo di giornalismo partecipativo realizzato da redattori volontari e non professionisti, e non poteva mancare un symposium su Wikileaks. Piu´ di 70 i panel discussion in cui si parlera´ come sempre di giornalismo d´inchiesta, economico, di informazione e diritti umani, di liberta´ di espressione in rete, new media, giornalismo partecipativo, gastronomico, della relazione media-potere, del ruolo delle donne nella societa´ e del loro rapporto con il potere. Ed ancora si discutera´ dell´Italia, dello stato di salute dell´informazione e del conflitto di interessi, di web e social network fino ad arrivare alla cultura televisiva, alla cronaca nera e al fotogiornalismo. Le lectio magistralis sono state affidate quest´anno al presidente dell´Ansa, Giulio Anselmi, al presidente del gruppo editoriale L´Espresso, Carlo De Benedetti, e al direttore del Bbc World Service, Peter Horrocks.