C’è crisi nei giornali di tutto il mondo, Internet ha cambiato lo scenario dei media ma anche il modo di fare giornalismo. Benvenga quindi la terza edizione del Festival Internazionale del Giornalismo che, da oggi 1 aprile fino a domenica 5 aprile, ospiterà a Perugia oltre 200 giornalisti da tutto il mondo assieme agli studenti delle scuole nazionali e internazionali di giornalismo (sarà ospite una delegazione della London Graduate School of Journalism) per cinque giorni di dibattiti, confronti e spettacoli aperti al pubblico. Previsti gli interventi, tra gli altri, di Lirio Abbate, Massimo Carlotto, Andrea Purgatori, Vittorio Zucconi, Sergio Romano, Gianni Riotta, Michele Serra e Seymour Hersh (columnist del The New Yorker).
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio agli organizzatori del Festival, nel quale formula i suoi «più sentiti auguri» e definisce la manifestazione «una occasione di stimolo anche per i più giovani alla riflessione sulle questioni più rilevanti del diritto-dovere di informare nelle moderne società».
«Desidero far giungere ai giovani provenienti da tutta Italia e da diversi paesi europei – afferma Napolitano – il mio sentito apprezzamento per una manifestazione che ha il prezioso merito di contribuire alla crescita di una informazione libera e pluralista nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione».
«Importante – continua il messaggio – è anche la scelta di dedicare questa edizione del festival a Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino che ha pagato con la vita l’impegno in prima linea contro la criminalità organizzata, offrendo così alle nuove leve del giornalismo un significato esempio di senso civico e coraggio professionale».
«La presenza di tante ed autorevoli personalità del mondo del giornalismo e dei nuovi strumenti di informazione, nazionali ed internazionali costituisce – secondo Napolitano – una occasione di stimolo anche per i più giovani alla riflessione sulle questioni più rilevanti del diritto-dovere di informare nelle moderne società e sulla responsabilità dei media nel favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita del Paese e al processo di costituzione dell’unione Europea». «È con questo spirito – conclude il presidente della Repubblica – che rivolgo a tutti i partecipanti, agli organizzatori e ai giovani i più sentiti auguri».
La manifestazione si apre con una welcome session che darà il benvenuto ai 200 volontari che sono stati selezionati per collaborare all’organizzazione dell’evento. Studenti e appassionati di giornalismo tra i 18 e i 24 anni che arrivano da diversi paesi: Canada, Australia, India, Brasile, Russia, Svizzera, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Tunisia, Lituania. Una vera e propria community nata e organizzata attraverso i social network: Twitter e Facebook su tutti.
Ad accoglierli Enzo Iacopino, segretario ordine Nazionale dei Giornalisti, Maurizio Oliviero, Commissario Straordinario Adisu e Silvano Rometti Assessore alla Cultura Regione Umbria.
A cura di Reuters la presentazione del libro Our World Now, una raccolta delle migliori foto del 2008 scattate da oltre 600 giornalisti che collaborano con Reuters e del documentario ’Bearing Witness: five years of the Iraq war’, il video che testimonia il ruolo dei giornalisti nelle zone di guerra.
Seguirà – alla presenza di Maria Rita Lorenzetti, presidente Regione Umbria, Stefano Zamagni presidente Agenzia per le Onlus, Giuseppe Guzzetti presidente Fondazione Cariplo, Dino Boffo direttore Avvenire, Candido Grzybowski direttore di Ibase-brasile, Andrea Olivero portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore ed Elio Silva Il Sole 24 Ore – la premiazione della prima edizione del ’Premio Internazionale Comunicazione per il Socialè, istituito dall’Agenzia delle Onlus e dalla Regione Umbria.
Un approfondimento sulla quarantennale attività pubblicistica del poliedrico impegno civile di Aldo Moro, aprirà gli incontri-dibattito di questa prima giornata. L’incontro ripercorre e analizza gli scritti del politico pugliese facendo emergere esami seri, scrupolosi e lungimiranti dei fenomeni politici e sociali di quegli anni. Di cronaca nera, ’Dall’omicidio di Cogne al delitto di Perugia: la cronaca giudiziaria, le indagini scientifiche e i confini del racconto giornalistico’, parleranno Sabina Castelfranco (Cbs), Caterina Malavenda (avvocato), Massimo Martinelli (Il Messaggero), Massimo Picozzi (psichiatra e criminologo), Fiorenza Sarzanini (Corriere della Sera). Modera Paolo Poggio (Gr Rai).
Uno spazio importante di questa edizione è dedicato all’informazione in prima linea contro le mafie. All’incontro ’Globalizzazione e criminalità organizzata’ parteciperanno Paolo Butturini, segretario Associazione Stampa Romana, Piero Grasso, procuratore Nazionale Antimafia, Francesco La Licata, La Stampa e Petra Reski, Die Zeit. Modera Vittorio Di Trapani, segretario Associazione Giornalisti Scuola di Perugia.
Il festival verrà raccontato a 360 gradi dagli studenti del master in giornalismo del Consorzio IULM-Mediaset di Milano. Grazie alla web tv del master, Campus tv, in onda sulla piattaforma Mogulus, sarà possibile seguire in diretta (su www.mogulus.com/campusmultimedia ) alcuni degli eventi della kermesse, oltre a interviste ai protagonisti, un tg riepilogativo della giornata e altri approfondimenti disponibili anche on demand sul sito Internet.
Intanto – per fronteggiare la crisi del giornalismo investigativo, che non è più finanziato dai media tradizionali e sta scomparendo – l’Huffington Post, giornale web statunitense, ha fatto sapere di avere intenzione di creare un fondo per il giornalismo d’indagine, finanziando un gruppo di giornalisti che inizieranno occupandosi sullo stato dell’economia americana. Il fondo – lanciato con la collaborazione di alcuni donatori privati – dovrebbe contare con un budget iniziale di 1,75 milioni di dollari, sufficienti per assumere 10 giornalisti specializzati. I reportage appariranno sull’Huffington Post – specializzato in blog ed editoriali – ma potranno venire pubblicati contemporaneamente su qualsiasi altro sito.