La Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia si rinnova. Nell’anno in cui cade il ventennale della sua fondazione, la Sgrt ha inaugurato una nuova area didatica (comprensiva di uno studio tv, salette di montaggio digitale, regia) grazie al recupero dell’edificio della “ex limonaia”. Alla cerimonia, svoltasi questa mattina a Villa Bonucci, hanno preso parte il presidente della Rai Paolo Garimberti e il presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai Sergio Zavoli.
Un’occasione di festa che è servita anche per richiamare l’attenzione sulle sfide future che attendono la Rai e la Scuola. Così dopo l’intervento introduttivo del presidente della Sgrt Innocenzo Cruciani e il saluto del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, è stato il turno del segretario dell’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia Marcello Greco.
Nel suo intervento, il segretario Agsp ha sottolineato gli ottimi risultati ottenuti dagli ex allievi Sgrt in 20 anni (il 91 per cento di loro è contrattualizzato, 2 su 3 sono assunti a tempo intederminato), sottolinendo però subito dopo le difficoltà del mercato e il mancato utilizzo da parte della Rai di un gruppo di giovani colleghi dell’ultimo biennio.
“Ci auguriamo fortemente che l’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo torni a utilizzare quel bacino di professionisti giovani e preparati che ha contribuito, e contribuisce, a formare – ha detto Greco -. Crediamo sia interesse stesso dell’azienda valorizzare l’investimento fatto. E proprio perché siamo in una fase difficile, la Rai rivendichi il diritto di avere un ritorno del proprio investimento”.
E poi due proposte indirizzate alla Rai: quella di istituire 25 borse di studio per rendere gratuito il prossimo biennio, l’undicesimo, e quella di utilizzare la Scuola di Perugia anche come luogo di formazione permanente per i giornalisti del servizio pubblico già impiegati nelle redazioni.
Un appello accolto pubblicamente dal presidente della Rai Garimberti, che ha sposato l’idea di tornare a fare “formazione” per tutti i giornalisti, anche molti anni dopo l’ingresso nella professione.
Chiusura della mattinata affidata al senatore Sergio Zavoli. “Un giornalista che non crede che il suo giornale non possa servire a far cambiare idea non è un buon giornalista. Siamo nati per mettere al mondo qualcosa – ha detto Zavoli nel suo intervento prima di rivolgersi ai giovani praticanti -. Il vostro lavoro è un esercizio di responsabilità nei confronti del Paese”.
IL VIDEO DELL’INTERVENTO DEL SEGRETARIO DELL’AGSP
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