Il ”disarmo bilaterale” della politica sulla Rai e lo stralcio dei criteri di nomina del Cda dal pacchetto di riforma Gentiloni: sono queste le proposte di Carlo Verna, segretario Usigrai, il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini, nel dibattito ”Al servizio del pubblico: prospettive di riforma in Rai”, organizzato dall’Associazione giornalisti scuola di Perugia, nel quadro delle iniziative per il Festival Internazionale del Giornalismo che si concludera’ Domenica 25.
Verna ha sottolineato che e’ indispensabile procedere subito a definire nuovi criteri di nomina del consiglio d’amministrazione dell’azienda. Era previsto l’intervento del ministro Paolo Gentiloni, costretto a rimanere a Roma per impegni istituzionali. ”I partiti e la politica devono fare un passo indietro. E’ una questione che conviene a tutti” – ha detto Verna. Il segretario dell’Usigrai e’ scettico sulle possibilita’ che il pacchetto di riforma Gentiloni possa essere votato in tempi brevi dal Parlamento: ”condividiamo nel metodo e nel merito, pur con alcuni dubbi, il progetto del ministro Gentiloni. Ma bisogna realizzare subito la parte piu’ urgente: cioe’ la governance della Rai. Per questo – ha aggiunto – sarebbe sarebbe utile stralciare i criteri di nomina del cda e poi occuparsi del resto della Riforma”.
Su questa proposta sono intervenuti anche gli altri protagonisti del dibattito. Enrico Manca, ex presidente della Rai e attuale presidente Isimm (Istituto di studi sui media e l’innovazione multimediale) si e’ detto d’accordo ma – ha detto – la riforma della Rai impone prima una riforma della politica. Tutti i partiti hanno difficolta’ a prendere le distanze dalla Rai”.
Per Franco Iseppi, direttore di Rai clik ”le riforme non si fanno con gradualita’, ma la situazione in Rai e’ talmente grave da giustificare un intervento sulla governance”. Franco Siddi, presidente Fnsi, ha sottolineato – riporta una nota – che ”lo stralcio e’ una necessita’ operativa perche’ l’azienda Rai si trova allo sbando. Purtroppo i numeri per una riforma complessiva del servizio pubblico – ha detto Siddi – oggi non ci sono”.
Al dibattito sul ruolo della televisione pubblica ha partecipato anche Louis Rivas, direttore di Euronews che da Lione offre gli stessi notiziari simultaneamente in sette lingue. ”Il servizio pubblico si caratterizza innanzitutto per la sua qualita’, per la trasparenza e la capacita’ – ha detto – di inquadrare i problemi. Non per l’etichetta che gli e’ stata data”.
Di trasparenza ha parlato anche Verna, rilanciando il tema della selezione per l’accesso dei giornalisti in Rai – e’ stato ricordato – allo studio del sindacato, c’e’ il progetto di una selezione per le prime utilizzazioni in azienda.