Per il settimo anno consecutivo, l’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia (AGSP) partecipa al Festival internazionale del giornalismo di Perugia (in programma dal 24 al 28 aprile 2013) con 8 diversi panel. Ci occuperemo di libertà dei media nei paesi dell’Europa dell’Est, con un occhio particolare a Ungheria, Romania e Bulgaria, ma affronteremo anche la questione dei tanti rischi che accompagnano il giornalismo d’inchiesta in Russia e quella della libertà di stampa nel Paese di Putin e Medvedev.
Spazio anche ai Paesi del Maghreb e al Medioriente per parlare di ciò che resta della primavera araba in Tunisia e raccontare come sta cambiando la questione israelo-palestinese dopo il riconoscimento alla Palestina dello status di paese osservatore “non membro” da parte dell’Onu.
E ancora ci occuperemo di Europa, di giornalismo di viaggio al femminile e di calcio.
Questi, nel dettaglio, gli eventi targati “AGSP”.
– Libertà dei media nei paesi dell’Europa dell’est
La libertà dei media nei paesi dell’Europa dell’est costituisce da anni motivo di preoccupazione per molte organizzazioni internazionali che si battono per la libertà d’espressione e informazione. Emblematici sono i casi dell’Ungheria, della Romania e della Bulgaria. A questa fotografia negativa va però affiancato lo sforzo delle nuove generazioni di trovare una propria voce indipendente, come accade ad esempio in Estonia.
Intervengono: Tamas Bodoky (Atlatszo.hu), Marko Rakar (Windmill), Oliver Vujovic (SEEMO). Modera: Eva Ciuk, EstOvest Rai. (in collaborazione con EstOvest RaiTre)
– Il movimento di protesta in Russia e i media
Tra il 2011 e il 2012 la Russia ha conosciuto le più imponenti manifestazioni di piazza dai tempi del crollo dell’Unione sovietica. Migliaia di russi si sono riversati nelle strade di Mosca e di altre città del Paese per chiedere elezioni giuste e la fine del Putinismo. Un fenomeno nuovo, taciuto dalla maggioranza dei media nazionali – controllati dal Cremlino – ma raccontato con attenzione e coraggio dai pochi giornali e canali TV indipendenti. (in collaborazione con Open Democracy Russia)
Intervengono: Oliver Carroll (Open Democracy Russia), Natalia Sindeeva (Tv Rain), Maxim Trudolyubov (Vedomosti), Anna Zafesova (La Stampa). Modera: Marcello Greco, Tg3 e Segretario Associazione Giornalisti Scuola di Perugia.
– Giornalismo investigativo in Russia
Il giornalismo d’inchiesta rappresenta un irrinunciabile strumento di democrazia. In Russia decine di coraggiosi reporter sfidano ogni giorno la censura e le minacce pur di raccontare quello che i media di stato nascondono. Verità scomode e giornalisti sotto ricatto che fanno della Russia di Putin uno dei Paesi agli ultimi posti nella classifica per la libertà di stampa. (in collaborazione con Open Democracy Russia)
Intervengono: Zygmunt Dzieciolowski (Open Democracy Russia), Anastasia Kirilenko, Svetlana Reiter (Esquire Russia), Roman Shleinov (Vedomosti). Modera: Elisabetta Terigi.
– Fra le strade di Tunisi, se il velo copre i gelsomini
Donne, morale, religione. A due anni dalla caduta di Ben Ali, la Tunisia fa i conti con la sua doppia anima: da un lato laica e occidentalizzata, dall’altro profondamente araba e islamica. Le donne, protagoniste nei giorni della rivolta, rappresentano anche oggi il punto cruciale della transizione: sempre più ragazze indossano il velo, sempre più comportamenti vengono condannati perché “contrari alla morale”. Intervengono: Francesca Caferri (La Repubblica), Lucia Goracci (Tg3), Fathia Hizem (Ass. tunisina donne democratiche), Ouejdane Mejri (Pontes). Modera: Claudia Bruno.
– La questione israelo-palestinese
Come cambia la questione israelo-palestinese dopo lo storico voto all’Onu che ha ammesso la Palestina come paese osservatore “non membro”? La schiacciante prevalenza dei sì (138) indica che ormai la maggioranza del mondo tifa per l’unica soluzione possibile al conflitto mediorientale: due popoli, due stati.
Intervengono: Zouhir Louassini (Rainews24), Ahmad Rafiq Awad (Univ. Al Quds), Meron Rapoport (Channel 2), Gigi Riva (L’Espresso). Modera: Alessia Schiaffini, Tg3.
– Professione viaggiatrice
Partire per scoprire il mondo e trovare se stesse. Scatti, racconti e impressioni delle donne che del viaggio hanno fatto un mestiere. Ogni giorno descrivono con coraggio e lucidità cosa accade nelle principali piazze mondiali. Il giornalismo di viaggio come passione da coltivare e aspirazione di una vita, tutto in chiave femminile.
Intervengono: Sofia Corben (Piscotaxi), Simona Ghizzoni, Stella Pende (Italia1), Ruth Sherlock (The Daily Telegraph). Modera: Annalisa Fantilli.
– Calcio e giornalismo nel terzo millennio
Social network, quotidiani online e innovazione del giornalismo sportivo e calcistico in particolare. L’apporto di internet e dei new media allo sport journalism, i beat writers, giornalisti sempre più specializzati in singoli temi o squadre. L’uso innovativo delle statistiche. Intervengono: Gianluca Di Marzio (Sky Sport), Mario Sconcerti (Corriere della Sera), Pierluigi Pardo (Sport Mediaset), Gianni Valenti (La Gazzetta dello sport), John Foot (University College, Londra). Modera: Giorgio Matteoli.
– Social networks: la morte del giornalismo?
Lo sviluppo dei social networks e il loro uso sempre più frequente, sia da parte delle istituzioni, dei politici, dei partiti, sia da parte dei semplici cittadini, delle lobbies, dei gruppi di tutti i tipi, hanno moltiplicato le fonti di notizie in concorrenza con i media tradizionali nonostante il loro uso sempre più “aggressivo” degli stessi social networks. E’ la fine annunciata del giornalismo?.
Intervengono: Anguel Beremliysky (Commissione Ue), Luca De Biase (Pres. Fondazione Ahref), Marco Zatterin (La Stampa). Modera: Anna Piras, Rai Parlamento e Presidente Agsp
In apertura del panel, si svolgerà la premiazione dei vincitori della terza edizione del concorso europeo per giovani giornalisti organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Ue e dall’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia.