Scivola giù al 148esimo posto la Russia nel Press Freedom Index 2013 stilato da Reporters Senza Frontiere. Ben sei posizioni in meno rispetto allo scorso anno. Uno scivolone legato al ritorno al potere di Vladimir Putin, al suo terzo mandato presidenziale, cui è conseguito un aumento della repressione del dissenso e dell’opposizione interna.
Un dato inequivocabile che certifica l’assenza diffusa di libertà nella Federazione russa, dove la stampa fatica a esser libera, costretta a fare i conti con una forte censura, e dove troppo spesso i giornalisti sono oggetto di intimidazioni, minacce e aggressioni.
Eppure qualcosa pare sia cambiato. Nell’ultimo anno e mezzo, la Russia ha conosciuto una nuova stagione di proteste di piazza. Migliaia di persone sono scese in strada a Mosca e nelle principali città del Paese per chiedere elezioni giuste. Lo hanno fatto all’indomani del voto per il rinnovo della Duma, il parlamento russo, nel dicembre 2011 e poi ancora nel marzo 2012, in occasione della rielezione di Putin.
Un movimento eterogeneo, che al suo interno ha accolto no global, liberali, nazionalisti, socialisti, verdi, attivisti per i diritti umani. Un universo composito che ha dato vita a un’ondata di proteste senza precedenti, incapace però di trasformarsi in una proposta politica concreta e credibile.
Per cercare di raccontare questo e molto altro ancora, l’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia (Agsp) – partner del Festival internazionale del Giornalismo dal 2007 – organizza nell’ambito dell’edizione 2013 del Festival, in collaborazione con openDemocracy Russia, due panel. Uno dedicato ai movimenti di protesta nati negli ultimi mesi in Russia e al ruolo dei media, l’altro sul giornalismo russo d’inchiesta in cui daremo voce ad alcuni dei protagonisti più qualificati.
Tra gli ospiti del primo appuntamento “Il movimento di protesta in Russia e i media“, venerdì 26 aprile alle 17, Natalya Sindeyeva, direttore generale di Rain Tv, stazione televisiva indipendente tra le prime a offrire una copertura integrale delle proteste di massa del 2011; Maxim Trudolyubov, giornalista del quotidiano Vedomosti; Anna Zafesova de La Stampa; Oliver Carroll, direttore di OpenDemocracy Russia.
Nel secondo incontro “Il giornalismo investigativo in Russia“, sabato 27 alle 14, interverrannoRoman Shleinov, già reporter investigativo di Novaja Gazeta (il giornale per il quale lavorava Anna Politkovskaja) e oggi al Vedomosti; Anastasiya Kirilienko, giornalista indipendente autrice, fra l’altro, di un’inchiesta su un caso di corruzione in cui venne coinvolto Putin ai tempi in cui era vicesindaco di San Pietroburgo; Svetlana Reiter, vincitrice nel 2012 del Premio Paul Khlebnikov per una serie di articoli sulle Pussy Riots e su alcuni casi di torture nel Caucaso; Zygmunt Dzieciolowski, condirettore di openDemocracy Russia.
Due appuntamenti che si preannunciano ricchi di spunti interessanti sulla situazione politica russa e sullo stato di salute della libertà di stampa nel paese ex sovietico e che seguono altri due eventi organizzati dall’Agsp nelle passate edizioni del Festival di Perugia sugli stessi temi: “Mattanza russa. Sangue sulle notizie” (nel 2011) e “Giornalisti di trincea. In Russia” (nel 2010).
Marcello Greco
Giornalista del Tg3 Rai e Segretario dell’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia