L’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia è stata anche nel 2015 tra i partner di “Medioera“, il Festival di cultura digitale che si è svolto dal 9 al 12 aprile a Viterbo.
In particolare, l’AGSP ha curato l’organizzazione di due panel, dedicati al linguaggio televisivo e all’innovazione tecnologica. Di seguito un piccolo resoconto dei due incontri e una galleria fotografica.
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“Ragazzi incollati allo schermo: ma esiste una tv per i giovani?”
Chi sono i giovani? Per gli intransigenti non superano la maggiore età, per quelli più elastici si arriva a 60 anni. Per la tv è un target composito e non solo anagrafico. Milioni di persone vivono sul web e sono abituate a contenuti visivi molto distanti da quelli del piccolo schermo tradizionale: come catturarli?
Annalisa Fantilli, giornalista di RaiNews24 e socia dell’Associazione giornalisti Scuola di Perugia, ne ha parlato con la presentatrice Metis Di Meo e la “iena” Riccardo Trombetta.
Immagini sporche, stile accattivante, interattività sembrano queste le chiavi del successo per Metis Di Meo che ha condotto in Rai trasmissioni per i più piccoli – come Social King su Rai 2 – e per la famiglia – come lezioni di Bon Ton su Rai 5.
Riccardo Trombetta invece sottolinea l’importanza di mostrare la vita vera nei servizi, anche se più brutta rispetto a quella della tv tradizionale, anche se umoristica. Qualche parolaccia di troppo? Il pastiche linguistico non è casuale, ma ben programmato. E le parolacce lui le riserva solo ai truffatori.
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“La rivoluzione degli innovatori“
Digitale, innovazione tecnologica, competenze informatiche, sono i termini di una rivoluzione che prima di tutto deve essere culturale. Occorre dunque un cambio di mentalità. Ernesto Belisario, vice presidente dei Digital Champion , intervistato da Francesco Cutro, giornalista Rai della Tgr Molise, ha ribadito che l’Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda la digitalizzazione elettronica. “Non si può perdere questo treno. E’ l’ultima spiaggia. Il nostro paese non può essere tagliato fuori”.
Dopo la nomina di Riccardo Luna, da parte del Governo, a Digital Champion, in questi mesi in ogni Comune si stanno nominando queste figure. Si tratta di esperti incaricati di promuovere l’innovazione e di favorire l’alfabetizzazione di cittadini, comunità, imprese, attraverso la promozione di competenze digitali e servizi e-government. “L’obiettivo – spiega Belisario – è far capire che internet non deve essere vissuto come una minaccia, bensì come un’opportunità, anche in termini lavorativi. Non solo fruizione di informazioni, entertainment, ma prima di tutto diffusione di conoscenza e possibilità di fare impresa”.
Questa rivoluzione è partita lo scorso 31 marzo, con la fatturazione elettronica. Da quella data tutte le imprese che hanno rapporti commerciali con la pubblica amministrazione devono fatturare on-line. In questo modo le imprese avranno certezza del credito e pagamenti più veloci mentre le pubbliche amministrazioni potranno controllare la spesa. Ma la fatturazione elettronica è anche un concreto strumento per la lotta all’evasione. Si stima inoltre che all’anno ci sarà un risparmio di circa un milione e mezzo. “È solo il primo passo – afferma Belisario – le prossime sfide riguarderanno, scuola , lavoro, e-government. A piccoli passi, possiamo fare grandi cose a livello di digitalizzazione”.
Ma per portare avanti questa rivoluzione occorre che siano potenziate le infrastrutture. “Penso alla banda larga – dice Belisario – tra gli obiettivi dell’agenda digitale. Anche qui, occorre che a tutti i livelli siano coscienti e crederci perché è lo strumento che porta il reale cambiamento”.